mercoledì 31 marzo 2010

Capelli e unghie continuano a crescere?(!)


Un altro mito è una leggenda un po' macabra. Questa leggenda metropolitana che racconta che su persone defunte continuano a crescere capelli e unghie, non è affatto recente, infatti risale al '600, quando furono riesumati i cadaveri di alcuni soldati che avevano combattuto durante la guerra civile in Inghilterra. Coloro che portarono a termine la riesumazione affermarono di aver notato che i cadaveri presentavano sia i capelli che le unghie lunghissime.
Questo fenomeo è stato smentito dagli scienziati che dicono si tratti solo di un'illusione ottica: dopo la morte, la pelle intorno alle unghie e ai follicoli piliferi si ritrae dando così l'impressione di capelli e unghie molto lunghi.

Sette anni per digerire una buble gum?(!)

Ecco una delle leggende più famose: chi di voi non si è mai sentito dire dai genitori "non ingoiare la gomma da masticare perchè ti può rimanere nello stomaco per 7 anni!" o peggio ancora "non ingoiarla perchè potresti morire". Ci sono mamme che con questa scusa terrorizzano i bambini raccontando loro storie di gomme attaccate alle pareti dell'intestino di qualche bambino che poi è dovuto andare all'ospedale. Si parla anche di bambini rimasti soffocati per via di una gomma da masticare rimasta appiccicata nella gola.
Questa è la versione italiana nata dalla leggenda americana: infatti nel caso USA invece che di chewingum si trattava di caramelle frizzanti, che scioglievano lo stomaco!
Insomma sono tutte storie, con centinaia di varianti che usano le mamme per evitare che i propri figli facciano un uso troppo abbondante di caramelle o gomme da masticare, e c'è da dire che in molti casi ci riescono!


venerdì 26 marzo 2010

Cellulari esplosivi?(!)

Dall'Australia arriva una leggenda che potrebbe interessare molti automobilisti: un uomo, mentre si trovava dal benzinaio per fare rifornimento alla sua auto, è rimasto ustionato e la sua macchina è stata gravemente danneggiata dai fumi di gas che sono esplosi mentre parlava con il suo cellulare! Secondo questa leggenda, diffusa su internet, i telefonini rappresentano una minaccia per le stazioni di servizio perchè possono produrre scintille che potrebbero essere generate dalle batterie che si trovano all'interno del cellulare. Questa leggenda sembrerebbe avere un fondo di verità, sia leggendo i manuali d'uso dei cellulari, i quali pubblicano tutti delle indicazioni che avvertono di non utilizzare il cellulare" alle stazioni di servizio, nei depositi di carburante e nelle aziende chimiche", sia dai cartelloni che si trovano nei pressi dei benzinai. Sembra proprio che il rischio sia remotissimo, ma per prudenza e per evitare cause legali, si raccomanda di non correrlo lo stesso.

Pericoloso entrare nei negozi cinesi?(!)

Questa è una leggenda che si è diffusa nella vicinanze di Catania e che si è diffusa velocemente grazie al passaparola, tanto da dover essere smentita dalle agli organi di stampa locale per porre fine alla storia con una secca smentita.
Si narra che una coppia di marito e moglie si ferma davanti ad un negozio cinese che vende vestiti. Il marito rimane fuori dal negozio per fumare la sigaretta, e intanto la moglie entra. Dopo venti minuti che il marito aspettava fuori dal negozio, entra per cercare la moglie. A questo punto inizia a cercare dentro il negozio ma non la trova, così chiede ai negozianti, che però affermano di non aver visto entrare nessuna donna! L'uomo, preoccupato, chiama i carabinieri che, data l'insistenza del marito, iniziano a perquisire il negozio. Dopo un'ora di ricerca trovano dietro una parete finta la donna, con mani e piedi legate, e con i capelli tagliati a zero, pronta per l'espianto degli organi poi destinati al mercato nero!
Si pensa che la leggenda sia stata creata dai commercianti locali per combattere la concorrenza cinese. Chissà se ci sono riusciti?

domenica 21 marzo 2010

Genovesi: braccine corte?(!)

Questa leggenda deriva da un luogo comune secondo la quale i liguri sono particolarmente avari, o come è solito dire "braccine corte". Secondo questa voce, un turista in visita ad un santuario genovese, decise di andare al bar del santuario a prendersi un caffè, lo ordinò e decise di pagarlo subito prima di berlo. Una volta pagato il religioso gli porse il caffè, e il turista gli chiese se poteva avere anche un po' di latte. A quella richiesta il barista risentì, lo guardò malissimo e, molto lentamente, gli versò qualche goccia di latte. Avuto il latte il cliente, molto sorpreso dal brutto modo di agire del religioso, bevve il caffè e, come era solito fare, non lo zuccherò. Improvvisamente il barista, nel vedere ciò, si risollevò ed esclamò le seguenti parole: " Ah, si, allora va bene, sì, ha messo il latte, però non ha preso lo zucchero, quindi va bene così, non mi deve più nulla!".

Sono così pericolsi gli insetti messicani?(!)

Anche questa è una storia che forse molti hanno sentito raccontare! Si narra che qualche anno fa una signora andò in vacanza in Messico. Tornata in Italia, la donna si accorse di avere varie punture di insetto e in particolare un grosso rigonfiamento nella gamba, vicino all'inguine. Decise quindi di andare all'ospedale per farsi visitare dal medico sospettando di aver contratto una malattia tropicale. Il dottore le diagnosticò una semplice puntura di insetto e le prescrisse dei farmici appropriati. La situazione però non migliorò affatto: la signora continuò ad accusare forti dolori, e il gonfiore non diminuì affatto e iniziò ad assumere un colore giallastro. La signora cominciò inoltre ad accusare giramenti di testa e febbre alta quasi quotidianamente, fino ad arrivare ad una notte in cui, risvegliatasi per il grosso dolore proveniente dalla puntura, si accorse che da essa fuoriusicva un liquido di colore giallo scuro. Corse subito all'ospedale più vicino dove ebbe una spiacevole scoperta: dal rigonfiamento stava fuoriuscendo un grosso insetto! I medici lo estrassero dalla ferita della signora, constatando che in seguito alla puntura, un insetto le aveva iniettato delle uova, che poi si erano sviluppate nutrendosi all'interno del suo corpo!

sabato 20 marzo 2010

CD Anti-autovelox?(!)

Questa storia ha cominciato a dilagare in Italia da parecchi anni. Si diffuse la voce che fosse sufficiente appendere un semplicissimo cd sul parabrezza dell'auto per superare i limiti di velocità su strada senza però incappare nel vigile "occhio" dell'autovelox e delle relative multe. Si pensa che il cd con la partea specchio rivolta verso l'esterno del veicolo, appeso sul lunotto posteriore
sia in grado di riflettere il raggio laser del rilevatore elettronico di velocità utilizzato dalla Polizia Stradale, o di riflettere il flash degli autovelox, non permettendo così l'identificazione del veicolo o causando un malfunzionamento dell'apparecchio!



Babbo Natale inventato dalla Coca-Cola?(!)

Forse pochi sono a conoscenza che l'immagine moderna di Babbo Natale, cioè quella dell'anziano uomo barbuto e panciuto vestito di rosso, è stata creata dai pubblicitari della Coca-Cola. Questii ultimi sapevano che sarebbe stato molto importante riuscire ad attrarre i bambini, e cominciarono quindi a corteggiare anche il mercato dei giovani di età scolare. Questo approccio al mondo dei più piccoli, si pensa che finì per rimodellare la cultura popolare americana. Babbo Natale è la figura più conosciuta del Natale, ma in effetti la sua figura si sviluppò solo dopo il XIX secolo: è una creazione che si è formata da sola, dalla fusione dei due personaggi religiosi San Nicola e Gesù bambino. Fu nel 1930 che per un campagna pubblicitaria l'illustratore della società creò dei disegni che associavano la Coca-Cola a Babbo Natale.Se si fa attenzione si nota infatti che proprio i vestiti di Santa Claus sono degli stessi colori della compagnia della famosa bevanda: bianco e rosso! Da quel punto in poi, diventò abitudine, nel periodo invernale,pubblicizzare la bevanda associandola a Santa Claus.

mercoledì 17 marzo 2010

Attenzione alla punta della banana?(!)

A qualcuno può essere capitato di vedere amici che mentre mangiano le banane, tagliano la parte finale del frutto. Questa tendenza deriva da varie leggende metropolitane, ognuna delle quali racconta che mangiare la punta della banana può provocare danni alla salute. C è chi dice che nella parte finale si trovano delle uova di insetti perchè, vista la zona da cui viene il frutto, è possibile che alcuni insetti infetti si alimentino dlla punta della banana. Naturalmente esistono ulteriori versioni che sostengono la stessa cosa:l'estremità del frutto può contenere batteri nuocciono alla salute, oppure, può presentare l'esistenza di conservanti o anticrittogamici impiegati nella coltivazione! Sarà vero?

Messaggi in codice degli zingari?(!)

Corre in giro la voce che alcuni zingari scrivano davanti alla porta di casa, vicino al citofono, degli strani segni. Sembra che ogni simbolo abbia un significato: se si trova una croce accanto alla porta di casa bisognerebbe quindi preoccuparsi, in quanto significherebbe che la casa costituisce un ottimo obiettivo! Questi messaggi in codice servirebbero agli zingari per contrassegnare le case facili da derubare e quelle da evitare!

martedì 16 marzo 2010

Autostoppista fantasma?(!)

Circola da molto tempo tra i giovani la leggenda dell'autostoppista fantasma. Il racconto parla di un giovane disk jockey di nome Luca che, finita la serata in discoteca, si mise in macchina per tornare a casa. Fu allora che vide sul margina della strada una ragazza che con il braccio teso chiedeva un passaggio. Il giovane non esitò a fermarsi e fece entrare la ragazza. I due si misero a parlare, Luca le fece alcune domande ma capì subito che lei non aveva la minima intenzione di continuare la conversazione e dopo qualche minuto la giovane fece segno di essere arrivata. Il disk jockey non potè fare a meno di manifestare la sua sorpresa: il quella zona non c'erano costruzioni, nessuna casa d'abitazione, solo un piccolo cimitero! Neanche il tempo di chiedere spiegazioni, che la ragazza scese dalla macchina. Così Luca, sospreso, tornò a casa. Il giorno dopo, entrato in macchina, notò che sotto il sedile c'era una piccola borsetta nera. Capì subito che doveva essere della ragazza della sera precedente, così l'aprì per trovare documenti per potergliela riportare. Ma quello che vide sulla carta d'identità non mancò di sorprenderlo un'altra volta: la ragazza, che dimostrava quasi ventanni, era nata nel 1965! Luca si decise a portarla e arrivato davanti ad una villetta suonò il campanello. Ad aprirlo si presentò una signora, che Luca immaginò come la madre della ragazza. Quando il giovane le spiegò di avere accompagnato a casa la figlia, la signora rimase perplessa: la misteriosa ragazza era morta quindici anni prima in un incidente stradale mentre stava rincasando in autostop dopo una serata trascorsa in discoteca e la sua tomba si trovava proprio nel cimitero davanti al quale aveva chiesto di scendere dall'auto la sera prima!


sabato 13 marzo 2010

Ragno nel tronchetto della felicità ?(!)

Molto diffusa sopratutto negli anni Ottanta, la voce che spinse centinaia di persone a gettare quelle piante comunemente conosciute come "tronchetto della felità". Si diceva che all'interno della pianta si nascondesse un ragno molto velenoso: il solo contatto con la pianta avrebbe favorito la trasmissione del virus dell'AIDS!!

Avvistato un boa nel water?(!)

Chi è che non ha mai sentito parlare di serpenti che si aggirano nelle fognature delle città? Ebbene, la leggenda metropolitana di cui sto per parlare narra poprio di questo: si dice che anni fa, in un condominio di Manchester un boa di tre metri scorrazzava per le fogne e non disdegnava di fare una visitina a case private risalendo dalle condutture! Furono numerose le segnalazioni arrivate ai vigili del fuoco, ma questi, non riuscirono a risolvere nulla, in quanto le telecamere a fibra ottica non riuscirono ad avvistare il serpente.
Fu un abitante del palazzo, che coraggiosamente riuscì a catturare il boa intrappolandolo in un secchio.
Si ritiene che Keith (nome attribuito al serpente)sia stato abbandonato da un ex abitante del condominio, che lo avrebbe lasciato dopo essere stato sfrattato dall'appartamento.
E fu così che finì l'incubo per i residenti della palazzina, che terrorizzati dal grosso serpente, per mesi avevano provveduto a sistemare pesi sui coperchi del water per paura di vederlo sbucare fuori!

venerdì 12 marzo 2010

Volare fa sbiancare?(!)

È una credenza diffusa quella che porta a pensare che dopo una bella vacanza, "l'aria dell'aereo" accelleri la perdita dell'abbronzatura. Ciò accade perchè la nostra pelle ha bisogno di un'idratazione costante, e sopporta al minimo una percentuale di umidità pari al 20%. L'aria condizionata nella cabina dell'aereo rende l'aria più secca, e tale percentuale si abbassa al 10%. Quindi, non è l'aria speciale dell'aereo che tende a togliere l'abbronzatura ma bensì l'aria condizionata che é più alta che negli uffici e nei negozi: se l'aria condizionata è troppo alta e si rimane in un luogo chiuso e condizionato per troppo tempo, la pelle si disidrata e si rischia di spellarsi e mandar via l'abbronzatura! Naturalmente non si deve pensare che quando si scende dall'aereo tutta l'abbronzatura sia scomparsa, ma secondo varie voci che hanno alimentato questa leggenda metropolitana, se il volo è durato per molto tempo, la pelle si è seccata, e quindi le cellule superficiali si posso staccare più velocemente da quelle sottostanti, favorendo la precoce perdita dell'amata abbronzatura...